La necessità di una pensione integrativa

L’Italia è oggi il Paese che dedica alle pensioni la quota più elevata del proprio Prodotto Interno Lordo. Il costante lievitare dell’incidenza delle pensioni sul P.I.L., deriva in larga misura dai cambiamenti demografici in atto.

La nostra Nazione si sta trasformando lentamente in un paese di Pensionati, un fenomeno che sta ormai producendo effetti dirompenti sui già disastrati conti dell’INPS. I dati statistici indicano una popolazione attiva tendenzialmente decrescente, destinata a sopportare il peso di una popolazione anziana sempre più longeva e numerosa. Le previsioni sono per un rapporto fra popolazione attiva e popolazione a riposo di 1 : 1 entro il 2025. Ogni lavoratore attivo si troverebbe, di conseguenza, costretto a mantenere un pensionato con i propri contributi previdenziali. Tale situazione è, ovviamente, assurda e finanziariamente insostenibile ed è destinata a condurre gli Enti Previdenziali pubblici ad una diminuzione drastica del livello delle prestazioni erogate.

Di qui la crescita di una domanda di “Previdenza Integrativa” originata da un sempre più diffuso pessimismo nei confronti del sistema previdenziale pubblico e dal timore di ricevere alla cessazione della propria attività lavorativa, una pensione inadeguata a mantenere un buon tenore di vita. Diverse  indagini di mercato hanno evidenziato che la pensione degli italiani è vista come la fonte di reddito più importante, se non unica, nel momento in cui si raggiungerà la terza età.

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